Strade e autostrade

S.S.38 della Valtellina

Lotto 4: variante di Tirano
Committente Regione Lombardia
Tipo di servizio Progetto Definitivo per Appalto Integrato; S.I.A.
Località Tirano
Periodo 2002 - 2003
Importo lavori € 247.300.000
RTI

PRO ITER Prog. Infrastr. Terr. (77%), Electrowatt Infra S.A.

L’attività svolta ha riguardato la progettazione definitiva per appalto integrato, oltre allo studio V.I.A., del Lotto 4 della variante alla S.S.38 "dello Stelvio", che costituisce la tangenziale all'abitato di Tirano, oltre al collegamento alla dogana di Poschiavo.

Il progetto della Variante di Tirano consiste nell'adeguamento complessivo del sistema viabilistico nell'intorno del centro urbano e si inserisce nell'ambito dell'adeguamento complessivo della Strada Statale 38 "dello Stelvio" da Colico a Bormio, in provincia di Sondrio.

Il tracciato principale, con uno sviluppo complessivo pari a circa 6 km e calibro da 10.50 m (tipo C1 - DM 5/11/2001), inizia in corrispondenza dell'immissione del Rivalone nel fiume Adda e termina, superato Tirano, in località Campone. Al fine di rendere il Lotto in esame completamente integrato alla rete stradale esistente, anche in assenza degli altri interventi previsti a valle, il progetto prevede la realizzazione di due collegamenti con l'attuale S.S.38: il primo consiste nel collegamento Villa di Tirano / Stazzona con annessi gli svincoli di Villa di Tirano e Stazzona; il secondo nel collegamento alla S.S.38 per realizzare la connessione con il centro urbano di Tirano e quindi con la Svizzera.

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In primo piano
Gallerie narurali
1

n.3 gallerie ("Il Dosso" L=2044m; ""Cologna" L=1998m; "Ramairone" L=1560m).

Galleria artificiale
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n.1 galleria artificiale (sviluppo di circa 1 km).

Viadotti
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n.4 viadotti a struttura mista acciaio/cls.

La nuova infrastruttura è composta da alcuni viadotti in struttura mista acciaio/calcestruzzo necessari, principalmente, per l'attraversamento del fiume Adda e per le rampe dello svincolo di Tirano e da 3 gallerie naturali con lunghezze comprese tra 1500 e 2000 m, oltre ad 1 galleria artificiale con sviluppo pari a circa 1000 m.

Due delle tre gallerie naturali ("Il Dosso", di lunghezza complessiva di 2044 m, all'interno di formazioni metamorfiche costituite prevalentemente da micascisti e gneiss; "Cologna", di lunghezza complessiva di 1998 m, all'interno di depositi di conoide alluvionale costituiti prevalentemente da ghiaie sabbioso limose) si collocano sull'asse che congiunge lo svincolo di Tirano con quello di Lovero, mentre la terza galleria ("Ramaione", di lunghezza complessiva di 1560m, all'interno di formazioni metamorfiche costituite prevalentemente da micascisti) costituirà la futura diramazione di collegamento al confine di Stato in Val Poschiavina.

Nell'ambito della progettazione, sono state indagate con particolare attenzione le problematiche idrogeologiche riguardanti un tratto del Fiume Adda e dell'affluente Poschiavino caratterizzati da un delicato assetto idrogeologico. Le definizione delle nuove opere è stata quindi condotta in modo tale da non modificare l'assetto territoriale idrologico / idraulico, in particolare non alterando le funzioni delle aree di esondazione e di deflusso ma permettendo l'espansione della piena nelle aree previste.

Gli obiettivi prioritari che il sistema di progetto si è prefisso possono essere così sintetizzati: colmare il deficit di offerta infrastrutturale esistente nel territorio, caratterizzato da una notevole affluenza turistica sia nella stagione estiva che in quella invernale; migliorare i collegamenti di tale territorio con le Province di Lecco e Milano; decongestionare la viabilità statale, provinciale e comunale ricadente nella provincia di Sondrio; migliorare il collegamento stradale con la Svizzera e con la provincia di Brescia con la realizzazione di due aste apposite; risolvere il problema dell'incidentalità che affligge da tempo i cittadini.