La Circonvallazione Nord-Ovest di Merano (Lotto 2) è un progetto della Provincia Autonoma di Bolzano che completa la strada a scorrimento veloce di accesso e uscita dal centro città e collega l'esistente Superstrada Bolzano-Merano a Ovest e l'itinerario della Val Passiria a Est, proseguendo l'asse di penetrazione del Lotto 1.
Il tracciato del Lotto 2 inizia nella zona Nord-Ovest di Merano, in continuità con il Lotto 1 (già completato ed attualmente in esercizio), corre verso Est sotto la città e il Monte San Benedetto e si collega poi alla viabilità esistente della Val Passiria. Fatta eccezione per i tratti all'aperto a Est, il Lotto 2 è costituito principalmente da un'unica galleria di lunghezza complessiva pari a circa 2200 m, che può essere suddivisa in due parti: un primo tratto di Galleria Artificiale (L=136m), collegata al Lotto 1 e alla viabilità di superficie, ed un successivo tratto di scavo convenzionale in sotterraneo (L=2064m). Quest'ultimo, all'incirca per il primo km, attraversa la città di Merano ed è caratterizzato dalla presenza di terreni sciolti e coperture ridotte. Spostandosi verso Est, il tunnel attraversa le formazioni rocciose metamorfiche del Monte San Benedetto, con coperture fino a circa 100 m.
ContinuaLunghezza 136 m, collegata a Lotto 1 e alla viabilità di supeficie
Lunghezza 2064 m, in presenza terreni sciolti e basse coperture
Diametro 42 m, sostenuta da un pilastro centrale in roccia
Il terreno sciolto è costituito per lo più da sabbie limose con modesta coesione nella porzione più superficiale (circa 2÷4 m) e da sottostanti ghiaie, ghiaie sabbiose e sabbie ghiaiose (depositi alluvionali dei fiumi Adige, Rio Nova e Passiria), con ciottoli e frequenti trovanti, generalmente inferiori a 1 mc. La falda acquifera è situata a circa 20 m dal livello del suolo e può interferire con la parte inferiore delle strutture del tunnel.
La principale peculiarità geologica della parte rocciosa del tracciato (con classe geomeccanica variabile tra le classi III e IV della classificazione degli ammassi rocciosi di Bieniawski) è l'attraversamento del Lineamento Periadriatico, qui chiamato faglia di Merano-Mules, che separa l'Unità Sudalpina di Bressanone, costituita da filladi cornubianitiche (dovute alla vicina intrusione granodioritica permiana), dalla falda austroalpina di Marlengo, con prevalenza di gneiss e micascisti spesso cataclastici. Laddove lo scavo della galleria ha interessato il contatto con la faglia di Merano-Mules, sono state rinvenute miloniti ricristallizzate in condizioni di duttilità, con una discreta capacità di autosostentamento.
La sezione standard della galleria presenta una carreggiata a doppio senso di marcia, caratterizzata da due corsie di 3.50 m, due banchine laterali da 75 cm e due marciapiedi di larghezza variabile per una larghezza interna complessiva di 11.80 m. La piattaforma stradale si allarga in corrispondenza delle 4 piazzole di sosta previste lungo il percorso (2 nel tratto roccioso e 2 nel tratto di terreno sciolto) e nei tratti che ospitano le corsie di ingresso e di uscita: in avvicinamento all'imbocco Est (larghezza della piattaforma: 15.10 m) e nel primo tratto a Ovest della Galleria Naturale (larghezza della piattaforma: 15.50 m). In particolare, la Galleria Artificiale a Ovest ospita due rampe, una di ingresso e una di uscita, le cui corsie di accelerazione e decelerazione interessano il primo tratto di Galleria Naturale per uno sviluppo di circa 160 m, comportando un significativo aumento della larghezza della piattaforma stradale (fino a 15.50 m) e di conseguenza dell'area di scavo della sezione, che passa da circa 150 mq (L≈15m, H≈11m) a circa 240 mq (L≈21m, H≈13m).
A circa un chilometro dal portale Est è prevista una rotatoria sotterranea con un diametro complessivo di circa 42 m, sostenuta da un pilastro centrale in roccia del diametro di 8 m, che consente l'accesso al parcheggio sotterraneo di Monte San Benedetto di futura realizzazione.