I Tunnel "Horesh" e “Hahamisha” fanno parte della linea ferroviaria ad alta velocità Tel Aviv-Gerusalemme che collegherà le due città più grandi dello stato in soli 28 minuti, attraversando per circa sessanta chilometri, sia in sotterraneo che all'aperto, i territori più interni.
L'area interessata dall'intervento ha prevalentemente una morfologia collinare con piccoli rilievi; la struttura geologica è caratterizzata dalla presenza di formazioni sedimentarie risalenti al Cretaceo superiore. La parte inferiore della sequenza sedimentaria è rappresentato da dolomite e da calcari con intercalazioni di marne; nella parte superiore della sequenza prevalgono invece le rocce tenere con peggioramento della qualità della roccia.
ContinuaLunghezza 950 m ca; Area di scavo 78÷89 mq.
Lunghezza 2050 m ca; Area di scavo 78÷89 mq.
Interasse tra i tunnel pari a 25 m ca; Collegamento ogni 250 m.
Ciascuna delle due opere sotterranee è costituita da due gallerie parallele a interasse di circa 25m ed è stata scavata principalmente nelle formazioni carbonatiche (soprattutto dolomite, calcare e intercalazioni di marna), interessando le rocce tenere per circa 250 m a partire dal portale occidentale. Le massime coperture riscontrate lungo il tracciato non superano i 45 m circa.
Le sezioni tipo applicate per lo scavo prevedono chiodi radiali in calotta o centine in acciaio, oltre a uno strato di betoncino proiettato armato sul contorno, di spessore 15÷20 cm. Il rivestimento definitivo interno, completamente impermeabilizzato, è di spessore uniforme lungo tutto il tunnel e pari a 30 cm in calotta e arco rovescio, con incremento dello spessore a 60 cm in corrispondenza dei piedritti.
Le gallerie gemelle sono collegate ogni 250 m con by-pass in cui sono alloggiati tutti gli impianti di servizio e aventi anche funzione di riparo e di uscita di sicurezza in caso di incendio.
Di particolare interesse risulta l'imbocco lato Est delle gallerie dove l'impossibilità di accedere dall'esterno al tunnel ha imposto la realizzazione dello stesso procedendo con lo scavo in sotterraneo fino allo sbocco. Prima di uscire con lo scavo della galleria all'aperto, vista la morfologia delle scarpate e la presenza di numerosi massi potenzialmente instabili durante l'apertura del fronte, si è prevista la messa in opera sul versante di una rete di protezione a maglia esagonale, fissata al terreno mediante ancoraggi, e di una barriera paramassi ubicata al limite dell'area di intervento.
Le gallerie sono state scavate con metodi tradizionali (esplosivo e mezzi meccanici), con sezioni di scavo aventi forma a ferro di cavallo e arco rovescio leggermente arrotondato.