Opere sotterranee

S.S.337 della Val Vigezzo (Stralcio II)

Variante e adeguamento in sede di un tratto soggetto a caduta massi
Committente ANAS S.p.A.
Tipo di servizio Progetto Definitivo
Località Provincia di Verbania-Cusio-Ossola
Periodo 2020 - in corso
Importo lavori € 72.000.000
RTI

PRO ITER Prog. Infrastr. Terr. (mandataria), Erre.Vi.A., Sinergo, D. Vision Architecture.

Il progetto ha come obiettivo la messa in sicurezza della S.S. 337 della Val Vigezzo nel tratto compreso tra il centro abitato del comune di Re, in provincia di Verbania, e il comune di Ribellasca, in prossimità del confine di Stato con la Svizzera, tra il km 23+900 e il km 29+668.

La S.S. 337 si inserisce in un contesto tipicamente montano caratterizzato dalla presenza di numerosi vincoli ambientali e antropici. La complessa orografia del territorio, caratterizzata dalla presenza di pendii rocciosi molto acclivi, a tratti aggettanti sulla sede stradale esistente, e la presenza della ferrovia Vigezzina-Centovalli che, per un lungo tratto, corre parallelamente (in stretto affiancamento) alla sede stradale esistente, fan sì che l'attuale tracciato sia caratterizzato da un'elevata tortuosità e, per lunghi tratti, da una larghezza ridotta della piattaforma stradale, con minimi di circa 4 m.

Il progetto prevede la riqualifica della sede stradale esistente, di tipo locale, a strada di tipo extraurbano di categoria C2 a carattere transfrontaliero e valenza internazionale, con una corsia per senso di marcia da 3.50 m più due banchine laterali da 1.25 m, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale pari a 9.50 m. Lo sviluppo complessivo dell'intervento è di circa 5 km, di cui 4 km di adeguamento e 1 km circa, in corrispondenza di tratti già oggetto di precedenti interventi di riqualifica, di non intervento.

L'obiettivo progettuale di incrementare la funzionalità e la sicurezza dell'attuale sede stradale è stato perseguito attraverso la realizzazione di adeguamenti in sede e varianti plano-altimetriche in viadotto e in galleria. 

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In primo piano
2 gallerie naturali
1

Lunghezza 850 m e 270 m circa.

4 Viadotti
2

Lunghezza compresa tra 85 e 100 m.

3 Ponti
3

Lunghezza compresa tra 35 e 50 m.

Per garantire la sicurezza della galleria più lunga (Galleria Olgia 1), in ottemperanza alle Linee Guida ANAS sulla sicurezza, è prevista la realizzazione di una via di fuga pedonale ubicata al di sotto della piattaforma stradale. L'accesso alla via di fuga è garantito in corrispondenza di due piazzole di sosta, equi distanziate lungo lo sviluppo della galleria, che, anche se non strettamente necessarie ai fini della sicurezza della galleria, hanno consentito un incremento complessivo di quest'ultima e, aspetto non secondario, hanno consentito di evitare la realizzazione delle piazzole di sosta nei tratti all'aperto adiacenti agli imbocchi, caratterizzati da una morfologia sfavorevole.

La morfologia dei luoghi ha richiesto un utilizzo diffuso di opere di sostegno, sia lato monte che lato valle, costituite da muri di sostegno (su fondazioni dirette o più diffusamente su micropali), berlinesi rivestite con muri in pietra, solette a sbalzo e semi viadotti realizzati con strutture alveolari fondate su setti in c.a.

Dato il contesto paesaggistico di elevato pregio in cui si inserisce l'opera, particolare attenzione è stata dedicata anche alla sostenibilità ambientale dell'intervento, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio. Il progetto prevede la riqualifica dei tratti dismessi (rinaturalizzandoli, declassandoli a strade di manutenzione o destinandoli alla realizzazione di nuovi percorsi ciclabili) e numerosi interventi di ricucitura paesaggistico-ambientale (rivestimento di tutte le opere d'arte con pietra, mascheratura dei locali tecnici, realizzazione di collegamenti con la sentieristica esistente, etc) che concorrono al completamento del progetto di riqualifica dei tratti dismessi, conferendo al progetto nel suo insieme una maggiore coerenza con l'ambiente naturale in cui si inserisce la nuova infrastruttura. Tra gli interventi di riqualifica dei tratti dismessi, particolare attenzione è stata dedicata a tutto il tratto dell'attuale sede stradale bypassato dalla realizzazione delle due gallerie, che è stato destinato alla realizzazione di un percorso ciclabile con aree di sosta attrezzate panoramiche. La realizzazione di una passerella ciclabile in affiancamento al viadotto Olgia 2, ubicato tra le due gallerie e della lunghezza di circa 99 m, ha consentito di garantire la continuità del percorso ciclabile dall'imbocco sud della galleria Olgia 1 fino alla fine dell'intervento in prossimità del Confine di Stato, per una lunghezza complessiva di circa 1.5 km.

Particolare attenzione è stata dedicata anche alla cantierizzazione, con l'obiettivo di limitare i movimenti materia, massimizzare il riutilizzo delle terre e rocce da scavo nell'ambito del cantiere e ridurre l'impatto dell'opera sia sull'ambiente che sulla popolazione. Dirimente per alcune scelte progettuali è stata la necessità di garantire l'esercizio dell'attuale sede stradale per tutta la durata dei lavori, seppur con sensi unici alternati in alcune fasi, limitando la chiusura della circolazione a periodi molto contenuti rispetto alla durata complessiva dei lavori, stimata in 1350 gg.

Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di:
- 3 ponti (rispettivamente da 35 m, 50 m e 51 m);
- 4 viadotti (rispettivamente da 85 m, 94 m, 87 m e 99 m);
- 2 gallerie naturali (rispettivamente da 848 m e 270 m).